Per quale motivo in Italia le nuove generazioni sono più povere della precedente?

Perché non si investe e non si cerca di creare ricchezza generazionale. Quando i tuoi figli erediteranno il tuo patrimonio varrà già la metà, se non meno.

L’Italia è l’unico paese europeo in cui i salari sono diminuiti rispetto al 1990.

Nei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) il salario medio annuale è più che triplicato negli ultimi 25 anni, mentre in alcuni paesi dell’Europa centrale (Ungheria, Slovacchia) è raddoppiato.

L’Italia è l’unico paese in cui invece è diminuito.

Se guardiamo l’inflazione, però, dal 1990 non si è fermata ma ha continuato ad erodere il valore dei nostri risparmi.

Cos’è l’inflazione? Il termine inflazione indica un aumento generalizzato dei prezzi. Quando i prezzi aumentano il denaro perde potere di acquisto perché con la stessa quantità di denaro possiamo acquistare meno beni.

Per esempio: Se oggi il pane costa 10€ al kg e io dispongo di 10€ posso effettivamente comprare 1 kg di pane. Se tra un anno, invece, il costo del pane è aumentato del 10% allora 1 kg di pane costa 11€, e non più 10€.

Quindi con gli stessi 10€ posso acquistare meno pane. Di conseguenza, i miei soldi hanno perso valore. La Banca Centrale Europea, l’organismo incaricato dell’attuazione della politica monetaria per i 19 paesi dell’Unione europea, ha come obiettivo una inflazione annua inferiore al 2%.

Questo significa che i risparmi lasciati in banca potenzialmente si svalutano di un 2% medio all’anno. Tra 25 anni, 100.000€ avranno il valore di 60.953,09€ oggi, una svalutazione di circa il 40%.

L’unico modo per evitare che l’inflazione eroda il potere di acquisto dei risparmi è investire, ed è proprio in questo che consiste il nostro lavoro.

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