Ci sono limiti di pagamento e al prelievo di contanti?

Limite per i pagamenti in contanti

Dal 1° gennaio 2023, il limite per i pagamenti in contanti è stato innalzato a 5.000 euro. Questo significa che è possibile pagare beni o servizi in contanti fino a 4.999,99 euro.

Se l’importo è pari o superiore a 5.000 euro, si dovrà ricorrere obbligatoriamente al pagamento elettronico.

Superando questa cifra, si incorrerà in pesanti sanzioni previste dalla legge. Tale limite è stato confermato anche per il 2024.

Normativa di Riferimento:

Al comma 3-bis art. 49 del D.Lgs 231/2007 si legge:

“A decorrere dal 1° gennaio 2023, il predetto divieto di cui al comma 1 è riferito alla cifra di 5.000 euro.”

Il comma 1 si riferisce specificamente al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera tra soggetti diversi, siano essi persone fisiche o giuridiche. Questo significa che qualsiasi scambio di denaro contante per un importo pari o superiore a 5.000 euro deve essere effettuato con strumenti tracciabili.

Limite per prelievi di contanti

Non esiste un limite legale specifico per i prelievi di contanti dal proprio conto corrente. Tuttavia, secondo la normativa antiriciclaggio, le banche devono segnalare alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria) tutti i prelievi che superano i 10.000 euro mensili. Questo controllo è volto a prevenire il riciclaggio di denaro e altre attività illecite.

Le regole sul prelievo di contante si trovano nel Decreto Legislativo n. 231 del 2007. Nonostante ciò, trattandosi di un tema politicamente controverso, la versione originale del testo è sottoposta a ricorrenti modifiche.

Attualmente, la legge dello Stato non fissa limiti sull’operazione di prelevamento contanti. In altre parole, non esiste un limite massimo prelevabile in contanti dal proprio conto corrente.

 

Posso prelevare 5.000 euro in contanti?

Sì, è possibile prelevare 5.000 euro in contanti dal proprio conto corrente.

Tuttavia, è importante considerare che prelievi significativi come questo potrebbero essere segnalati dalla banca alla UIF se ritenuti sospetti, anche se inferiori alla soglia mensile di 10.000 euro.

È quindi consigliabile giustificare adeguatamente il prelievo in caso di richiesta da parte della banca per evitare segnalazioni o problemi legali.

 

Quanto si può prelevare in banca senza essere segnalati?

Per evitare segnalazioni alla UIF, è consigliabile non superare i 10.000 euro di prelievi in contanti mensili.

Tuttavia, è importante notare che prelievi significativi o frequenti, anche se inferiori a questa soglia, potrebbero comunque destare sospetti e essere segnalati dalle banche per ulteriori indagini.

Prelievo contanti

 

Dettagli sui limiti e le sanzioni

Pagamenti frazionati

Non è consentito frazionare un pagamento per aggirare il limite di 5.000 euro. Ad esempio, suddividere un pagamento in più tranche per rimanere sotto il limite massimo è considerato una violazione e comporta sanzioni severe.

Sanzioni per superamento del limite

Le sanzioni per chi supera il limite dei pagamenti in contanti possono variare da 5.000 a 50.000 euro, a seconda dell’importo e delle modalità. Inoltre, chi riceve pagamenti non segnalati può incorrere in ulteriori sanzioni, in particolare se tenuto al rispetto della normativa antiriciclaggio.

 

Operazioni e controlli specifici

Prelievi e versamenti

I limiti di 5.000 euro non si applicano ai prelievi e versamenti sul proprio conto corrente. Tuttavia, le banche devono segnalare operazioni sospette o prelievi superiori a 10.000 euro al mese alla UIF. Anche i versamenti possono essere soggetti a controlli, specialmente se di importi significativi e non giustificati.

Lo Stato non ha interesse a monitorare le piccole somme prelevate, come 500, 1.000 o 2.000 euro mensili. Tuttavia, prelievi anomali e consistenti possono destare sospetti e attivare controlli finanziari. La normativa antiriciclaggio regola questi controlli, imponendo agli istituti finanziari di comunicare periodicamente alla UIF i prelievi di contante superiori a 10.000 euro.

Gli istituti finanziari sono obbligati a segnalare alla UIF qualsiasi operazione sospetta di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Questo significa che prelievi frequenti e significativi, anche se inferiori a 10.000 euro, possono essere segnalati se ritenuti sospetti.

Esempi di operazioni sospette

  • Esempio A: Carlo preleva 10 volte 1.300 euro ciascuna in un mese. Le sue operazioni vengono segnalate perché superano la soglia di 10.000 euro;
  • Esempio B: Maria preleva 990 euro 11 volte in 60 giorni. Non viene segnalata perché le operazioni sono inferiori a 1.000 euro ciascuna e distribuite in un periodo più lungo;
  • Esempio C: Sergio preleva quattro volte 3.000 euro in 30 giorni. Viene segnalato perché supera la soglia mensile di 10.000 euro.

Limiti per le imprese

Le aziende sono soggette a controlli fiscali più rigorosi. I titolari di reddito di impresa devono prestare attenzione ai prelievi giornalieri superiori a 1.000 euro e mensili superiori a 5.000 euro, che possono essere oggetto di verifica da parte del fisco.

Esclusione dei professionisti

Secondo una sentenza della Corte di Cassazione del 2014, i professionisti sono esclusi dalle nuove soglie di controllo, ma devono comunque mantenere una tracciabilità delle operazioni finanziarie per evitare contestazioni.

 

Prelievo di contanti da Poste Italiane

Le regole per il prelievo di contanti presso gli sportelli di Poste Italiane sono simili a quelle delle banche. Non c’è un limite specifico per il prelievo, ma le operazioni superiori a 10.000 euro al mese devono essere segnalate alla UIF. Poste Italiane può richiedere giustificazioni per prelievi significativi e segnalare operazioni sospette.

 

Eccezioni al Limite di Contante

  • Cittadini stranieri: Per i cittadini stranieri residenti all’estero, il limite per i pagamenti in contanti verso esercenti commerciali al dettaglio è elevato a 15.000 euro;
  • Rimesse all’estero: La soglia per le rimesse all’estero tramite money transfer è di 1.000 euro;
  • Cambiavalute: Il limite per il cambio di valuta straniera è di 2.000 euro;
  • Pubbliche amministrazioni: I pagamenti effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni devono rispettare la soglia di 1.000 euro.

 

Obbligo di tracciabilità degli stipendi

Tutti i salari e stipendi devono essere pagati con strumenti tracciabili, eccetto per i lavoratori domestici. Le sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano questa norma vanno da 1.000 a 1.500 euro.

Prelievo contanti

 

Limiti di Prelievo presso gli ATM

Ogni banca impone limiti specifici sul prelievo di contanti presso gli sportelli automatici (ATM). Questi limiti sono generalmente giornalieri, settimanali o mensili e variano da banca a banca.

Di seguito una tabella riepilogativa dei limiti di prelievo presso alcuni dei principali istituti bancari italiani:

Istituto Limite prelievo ATM
Banca Progetto 1.000 € / giorno, mese
Banca Sella 250 € / giorno
BNL 2.000 € / giorno, 7.750 € / mese
BPER 500 € / giorno, 3.000 € / mese
Hype 250 € / singolo, 500 € / giorno, 1.000 € / mese
IBL 750 € / giorno, 3.000 € / mese
ING 500 € / giorno, 4.500 € / mese
Intesa Sanpaolo 1.500 € / giorno, 5.000 € / mese
isybank 3.000 € / giorno, 10.000 € / mese
Mediolanum 1.000 € / giorno, 4.500 € / mese
Mooney 300 € / operazione, 600 € / giorno, 2.500 € / mese, 30.000 € / anno
Revolut 3.000 € / mese
Unicredit 500 € / giorno, 2.500 € / mese

Questi limiti sono generalmente inferiori alla soglia che fa scattare un eventuale controllo da parte dell’UIF. Per ritirare importi superiori, è necessario rivolgersi direttamente a un operatore di sportello in filiale.

Alternative ai contanti

Per eseguire pagamenti superiori a 5.000 euro, è possibile utilizzare alternative ai contanti come assegni circolari, bonifici istantanei e pagamenti con carta. Tra questi, l’assegno circolare è una soluzione pratica per trasferire somme ingenti, come nell’acquisto di un’auto o di un immobile.

Commissioni sul prelievo

Le operazioni di prelievo di contante, sia presso ATM che allo sportello, possono comportare commissioni che variano a seconda della banca e del tipo di conto corrente.

Di seguito, alcune delle principali condizioni applicate:

Conto Commissioni
Banca Progetto 2 gratis ogni mese, poi 2 €
Banca Sella Gratis su ATM Sella, 4 gratis ogni mese su altri ATM, poi 2 €
BNL 2 €
BPER Gratis su ATM BPER, 2,70 € su altri ATM
Hype Gratis fino a 250 €/mese, operazioni successive 2 €
IBL 2 gratis ogni mese, poi 0,95 €
ING 0,95 €
Intesa Sanpaolo Gratis su ATM Intesa Sanpaolo, 2 € su altri ATM
isybank Gratis su ATM Intesa Sanpaolo, 1,10 € su altri ATM
Mediolanum Gratis
Mooney 2 €
Revolut Gratis fino a 200 €/mese, poi 2 % (min. 1 €)
Unicredit Gratis su ATM Unicredit, 2 € su altri ATM
Widiba 1 € su importo pari o inferiore a 100 €, gratis su ATM MPS

Prelievo in negozi

Una novità della Legge di Bilancio 2024 è la proposta che consentirebbe ai negozianti di offrire il servizio di prelievo POS o prelievo in negozio. Se approvato, sarà possibile prelevare fino a 250 euro al giorno presso attività convenzionate come negozi, supermercati e tabaccai.

Per concludere, il prelievo di contanti dal proprio conto corrente è un’operazione lecita, ma è soggetta a normative volte a prevenire il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale. È fondamentale conoscere i limiti per i pagamenti in contanti e le soglie che comportano segnalazioni per evitare sanzioni.

Le banche e Poste Italiane sono tenute a segnalare prelievi sospetti e superiori a 10.000 euro al mese alla UIF, quindi è consigliabile giustificare adeguatamente le operazioni significative per evitare problemi legali e fiscali.