Come si misura l’inflazione?
L’inflazione è una realtà economica che influisce sulle nostre vite quotidiane, ma come facciamo a misurarla con precisione?
Misurare l’inflazione è un compito complesso, poiché implica il monitoraggio dell’aumento generale dei prezzi, che coinvolge un vasto assortimento di beni e servizi rappresentativi delle abitudini di consumo della popolazione.
Per fare ciò, viene creato un indice dei prezzi al consumo, una sorta di media dei costi di un gruppo di beni e servizi noto come “paniere della spesa”. Questo paniere è progettato per riflettere l’importanza relativa di ciascun prodotto o servizio nelle spese medie delle persone. L’indice misura poi le variazioni dei prezzi, che possono essere un segnale di inflazione (aumento dei prezzi) o deflazione (diminuzione dei prezzi).
Quando leggiamo che l’inflazione in Italia a luglio 2023 è stata del 5,9% su base annua, significa che la media dei prezzi dei beni e servizi nel paniere è aumentata del 5,9% tra luglio 2022 e luglio 2023.
Come è formato il paniere della spesa degli italiani?
Il “paniere della spesa degli italiani” è una testimonianza storica delle nostre abitudini di consumo. Questo paniere è stato creato nel 1928 e conteneva inizialmente 59 prodotti, principalmente beni alimentari. Inizialmente, includeva anche legna secca per il riscaldamento e la cottura dei cibi, che rimasero nel paniere fino al 1966, sebbene con un’importanza in diminuzione. Nel 1986, è stata aggiunta la carta da lettere, ma è scomparsa dopo un decennio. Nel 1996, i telefoni cellulari sono stati inclusi nel paniere, seguiti nel 1999 dall’abbonamento a Internet. Nel 2018, i servizi di telefonia pubblica sono usciti definitivamente dal paniere.
Dal 1999, il paniere viene aggiornato annualmente e ora include ben 1.772 diversi beni e servizi, suddivisi in 12 categorie. Nel 2022, sono stati inclusi nuovi articoli, come sedie per PC, friggitrici ad aria, tamponi per il COVID-19 e psicoterapia individuale. Nel frattempo, i compact disk sono usciti definitivamente dal paniere. Dal 2020, vengono monitorati anche i trattamenti estetici per gli uomini.
In Italia, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) è responsabile dell’aggiornamento del paniere, del calcolo degli indici dei prezzi e della misurazione mensile dell’inflazione.
Quali indici esistono per misurare l’inflazione?
L’ISTAT produce tre indici dei prezzi al consumo: l’indice Nazionale per l’Intera Collettività (NIC), l’indice per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI) e l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato a livello europeo (IPCA). Questi indici diversi tengono conto delle diverse abitudini di consumo delle persone poiché l’inflazione non è uniforme per tutti.
Esistono anche indici dei prezzi al consumo che escludono beni e servizi con fluttuazioni dei prezzi molto ampie, come i prodotti alimentari o i prodotti energetici come benzina o gasolio. Questa inflazione, misurata dagli indici depurati da tali prodotti, è conosciuta come “inflazione di fondo” (core inflation in inglese) e aiuta gli economisti a distinguere tra aumenti o diminuzioni dei prezzi persistenti e fluttuazioni temporanee.