Forse avrai già sentito che in Italia i conti correnti sono garantiti fino a 100.000 euro.

Ma come fa lo Stato a garantire la sicurezza dei risparmi nel caso la tua banca entrasse in crisi finanziaria o dovesse dichiarare bancarotta?

È qui che entra in gioco il “Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi,” noto come FITD, e la sua copertura di 100.000 euro sui conti correnti. Il FITD è un’entità fondamentale nel sistema bancario, creata per proteggere i risparmi dei cittadini in tempi di turbolenza finanziaria.

È stato istituito per fornire una sicurezza finanziaria aggiuntiva ai correntisti, proteggendo i loro risparmi in caso di fallimento o liquidazione coatta di una banca aderente al FITD.

Il FITD funziona come un fondo comune finanziato dalle stesse banche che ne fanno parte. Queste istituzioni, che si definiscono “aderenti”, sono tenute a contribuire finanziariamente al fondo in base alle loro dimensioni e rischi, aiutando così a creare una riserva di denaro destinata a garantire i depositi dei clienti.

La principale funzione del FITD è quella di garantire i depositi dei correntisti che hanno effettuato depositi fino a 100.000 euro presso le banche aderenti. Questa somma rappresenta il limite massimo garantito per legge, ed è quella rimborsabile entro sette giorni lavorativi in caso di fallimento della banca. Il FITD interviene in modo tempestivo per rimborsare i risparmiatori fino a tale limite, fornendo un livello di sicurezza e protezione per i depositanti.

Tuttavia, è importante notare che gli importi che superano il limite di 100.000 euro non sono coperti dal FITD. In caso di fallimento della banca, i risparmi che superano questo importo verrebbero trattati come creditori e concorrerebbero al riparto delle risorse disponibili durante la liquidazione dell’istituto.

Ma, quanto è efficace davvero questa protezione?

Alla fine del 2022, la dotazione finanziaria delle banche aderenti al Fitd ammontava a circa 3,3 miliardi di euro, rappresentando solamente lo 0,44% dei depositi protetti.

Nel 2024, si prevede un incremento della dotazione finanziaria a 6 miliardi di euro, corrispondenti all’0,8% dell’ammontare totale dei depositi protetti.

Per farti un’idea più chiara, su 100.000 euro in banca, il FITD coprirebbe appena 440 euro di quei 100.000 euro iniziali.

Questo confronto ci fa riflettere sulla effettiva efficacia di questa copertura nel preservare i nostri risparmi in situazioni di difficoltà bancaria.

Sorge spontanea una domanda: sarà sufficiente la copertura fornita dal FITD in caso di crisi sistemica o gravi difficoltà finanziarie di più istituti bancari?

La dotazione finanziaria attuale e quella prevista nel 2024 sembrano rappresentare solo una percentuale piuttosto modesta rispetto all’ammontare totale dei depositi protetti.

Tu cosa ne pensi? Riteni che lo 0,44% dei depositi protetti sia sufficiente a garantire una protezione adeguata dei tuoi risparmi in caso di crisi bancaria?
Quali misure adotti personalmente per tutelare i tuoi risparmi? Hai diversificato i tuoi risparmi o investito in altri strumenti finanziari per aumentare la sicurezza?

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