Come scegliere un fondo d’investimento?
Quali sono quelli che rendono di più?
Fondi comuni di investimento, come scelgo il migliore?
Queste sono tutte domande fondamentali per chiunque desideri gestire le proprie finanze in maniera consapevole, indipendente ed oculata.
Da questo punto di vista, prima di chiarire i punti fondamentali per scegliere i migliori fondi d’investimento sul mercato, definiamo bene di che cosa si tratta, che cosa sia in sintesi un fondo comune d’investimento.
Da questo punto di vista, un fondo comune d’investimento non è altro che uno strumento d’investimento che raccoglie le somme di più investitori costituendo un unico patrimonio.
Un patrimonio che ha un valore specifico detto NAV, acronimo di “Net Asset Value.”
Il NAV, il valore del fondo, non è altro che il suo valore netto ossia quello che risulta dalla sottrazione di attività e passività del fondo stesso.
Ma chi crea questi fondi?
Le creano le cosiddette SGR, Sicav e Sicaf, ovvero le società di gestione del risparmio, le società di investimento a capitale variabile e le società di investimento a capitale fisso.
Perciò non li può creare chiunque ma solo ed esclusivamente specifiche società che non fanno altro che aggregare, acquistandoli, diversi strumenti finanziari e diverse attività.
Per fare un esempio, un fondo comune d’investimento può aggregare degli immobili, delle obbligazioni, delle azioni e addirittura delle società.
Il tutto poi sarà diviso in quote che saranno assegnate a tutti coloro che decidono d’investire nel fondo e che avranno tutti, per fortuna, gli stessi ed identici diritti.
Ma perché investire in un fondo?
Non è più semplice tenere i soldi fermi nel conto?
Certo che è facile mantenere i soldi sul conto, peccato che come abbiamo approfondito in questo articolo, i tuoi soldi vengono rosicchiati mese dopo dopo dall’inflazione, dalle imposte e dai costi di mantenimento della banca (che ogni anno si fanno sempre più esosi).
Ma allora perché investire in un fondo comune?
La risposta più ovvia e pratica è: diversificazione.
Un fondo è una sorta di miscuglio finanziario di centinaia se non migliaia di attività e se tu sei un risparmiatore e desideri ottenere una gestione accurata del tuo patrimonio a medio e lungo termine, è sempre meglio puntare su più attività che solo su una.
Sei d’accordo?
E da questo punto di vista il fondo comune d’investimento è una delle soluzioni migliori.
Ripeto: perché questo è un punto importante.
Si sceglie un fondo perché si desidera pianificare a medio e lungo termine e con la massima sicurezza potenziale possibile.
Non stiamo parlando di trading, non si tratta di controllare ogni giorno azioni, valute, futures per lucrare oggi e il più possibile, e con tutti i rischi del caso.
Si tratta di pianificare, di farlo con la massima sicurezza potenziale possibile e di farlo con una visione a medio e lungo termine.
Questo è il primo vantaggio del fondo comune d’investimento.
Il secondo vantaggio, sempre molto importante, è un vantaggio di tipo formale.
Il patrimonio investito è distinto da quello societario.
Se la società che ha creato il fondo fallisce cioè, chi ha investito nel fondo non può essere aggredito dal creditore della singola società.
Ma quanto costa un fondo comune d’investimento?
Non poco perché ci sono vari tipi di costi da sostenere.
Paghi il costo d’ingresso quando acquisti la quota e quello di uscita se la vendi.
Paghi il costo di gestione annua e quelli di performance se il fondo supera le performance della soglia prestabilita.
E naturalmente più l’investimento è lungo in termini di tempo, più paghi.
Ma tra quali fondi posso scegliere?
Beh, da questo punto di vista ce ne sono davvero tanti.
Ci sono fondi aperti e fondi chiusi, ovvero fondi con quote che possono essere comprate e vendute sempre oppure che puoi acquistare e vendere esclusivamente in singoli periodi dell’anno.
Ci sono i fondi obbligazionari con naturalmente un’esposizione maggiore in obbligazioni e quelli azionari con un’esposizione prevalente in azioni.
Il mix di entrambi è il cosiddetto fondo bilanciato.
C’è poi il fondo flessibile ovvero un fondo dove chi lo gestisce può ripartire azioni, obbligazioni e il resto, a sua totale e assoluta discrezione.
Tra i più comuni poi ci sono i fondi immobiliari che acquistano immobili e /o azioni di società immobiliari.
Ci sono poi quelli monetari, ovvero fondi che investono nel mercato monetario cercando di mantenere il più basso, se possibile, profilo di rischio.
Ci sono poi i cosiddetti fondi bilanciati che cercano di mantenere nel tempo un rapporto azionario-obbligazionario il più possibile bloccato nel tempo.
Ci sono infine i cosiddetti fondi ETF, i fondi scambiati in borsa, a responsabilità limitata per i soci che vi partecipano con la compravendita di azioni.
E ora veniamo al punto più importante ovvero come faccio a scegliere i migliori fondi d’investimento in assoluto.
Partiamo prima dal contrario ovvero quelli che non devi mai scegliere e quelli che non devi mai scegliere sono i fondi senza un benchmark di mercato ovvero senza la possibilità di giudicarne le performance rispetto al benchmark.
Si sceglie un fondo per rischiare il meno possibile e un fondo senza benchmark è in tal senso la peggiore scelta che tu possa fare.
Detto questa, la prima cartina tornasole che devi analizzare per bene prima di scegliere un fondo è il rapporto tra costi di gestione, commissioni e performance.
Leggi per bene tutti i documenti di riferimento e soprattutto il cosiddetto KIID che sta per Key Investor Information Document, ovvero il documento sintetico e più semplice per capirci davvero qualcosa.
Scegliere un fondo per andare pari o peggio non è mai una scelta intelligente.
Detto questo, devi chiederti prima di tutto se si tratta di un fondo di diritto Italiano oppure di una Sicav estera.
E perché te lo devi chiedere?
Una sola parola: controllo.
Un fondo estero, a meno che tu non sia un vero specialista, non è mai il massimo della trasparenza e della comprensione.
Un altro fattore su cui devi poi porre la massima attenzione è in quali mercati investa e soprattutto in quali strumenti finanziari.
Ricordati sempre che ogni mercato ha dei rischi, così come ogni strumento finanziario e naturalmente l’intreccio di essi.
Insomma ci vogliono conoscenza e competenza.
E veniamo al fattore più semplice su cui fare i tuoi ragionamenti ovvero la rendita che ha avuto il fondo finora.
I fondi non sono slot machine truccate ma vagliare i loro risultati in relazione sia al benchmark che alle varie condizioni di mercato e di stress economico che hanno affrontato in precedenza, è sicuramente un buon punto di partenza.
Questi in sintesi sono i punti più importanti e naturalmente, come vedi, implicano una reale conoscenza operativa di come tutto questo funzioni nel concreto.
Da questo punto di vista, Vision SCF, lavora tutti i giorni in questo ambito e lo fa con una pianificazione a 360° delle esigenze del singolo cliente.
Gestire il risparmio in maniera efficace infatti, non è mai semplicemente comprare azioni di un fondo comune d’investimento e vedere come va.
Il fondo è una delle soluzioni, soluzioni che devi saper integrare in pianificazioni a medio e lungo termine… pianificazioni naturalmente per obiettivi.
Non ci s’improvvisa investitori insomma.
Quelli che s’improvvisano si chiamano ex investitori, pieni di cartelle esattoriali alla porta ed alla costante ricerca del Sacro Graal del successo finanziario.
Ma il successo finanziario miracoloso non esiste, esiste solo la capacità di raggiungere dei rendimenti pianificando in maniera intelligente e professionale le tue risorse economiche, piccole o grandi che siano.
Vuoi sapere come facciamo?
Scrivici a info@visionscf.it, vai nella sezione contatti, oppure chiama direttamente lo 04441270740.